Parma, 5 febbraio 2020 – LA MEMORIA DEL FUTURO Eventi sulla cultura della cura
Parma, Mercoledì 5 febbraio, ore 15.30
Archivio di Stato, aula Drei
strada D’Azeglio 43 – Parma
PROGRAMMA
I grandi chirurghi medievali parmensi
a cura di Gianfranco Cervellin
Aspetti chirurgici della battaglia di Fornovo
a cura di Paolo Moruzzi
Giovanni Rossi, chirurgo di Maria Luigia
a cura di Nicoletta Piazza
Giancarlo Rastelli pioniere della cardiochirurgia infantile
a cura di Umberto Squarcia
Moderano Raffaele Virdis e Luigi Roncoroni
Le relazioni comprese in questa sezione trattano epoche tra loro molto lontane, riguardanti la storia della Chirurgia a Parma. Si tratta di testimonianze di momenti
di storia chirurgica tra loro molto diversi, ma sempre indicativi del prolungarsi nei secoli dell’interesse teorico e pratico per questa materia.
Il nome di Parma si lega strettamente agli inizi della chirurgia in Europa attraverso Ruggero Frugardi e Rolando da Parma. Il primo, appartenente alla Scuola Medica
Salernitana, ma noto anche come Rogerius Parmensis, fu autore di un trattato di chirurgia, scritto intorno al 1170, che a lungo costituì un testo di riferimento a livello europeo. Il secondo fu autore, nella prima metà del Duecento, di un importante commentario al trattato di Ruggero. Le cosiddette Glossulae quatuor magistrorum super chirurgiam Rogerii et Rolandi contribuirono a consolidare e prolungare nel tempo l’influenza dei due chirurghi parmigiani (G. Cervellin).
Nel 1495, all’epoca della battaglia di Fornovo, riecheggiavano ancora i loro insegnamenti, sia pure prevalentemente attraverso una revisione ad opera della Chirurgia
d’Oltralpe. Durante la battaglia, che fu sanguinosissima, il servizio medico della Repubblica Veneta era diretto da Alessandro Benedetti, che lasciò una cronaca,
Il Fatto d’Arme del Tarro, nella quale trovano anche posto le descrizioni delle ferite – da taglio e in misura assai minore, da arma da fuoco – e dell’opera
dei medici per le ferite. (P. Moruzzi).
Giovanni Rossi (1801-1853), originario di Sarzana, dopo la laurea a Pisa (1822) si trasferì a Parma, dove, nel 1836, assunse la cattedra di Terapia chirurgica. Fu autore di innovativi interventi di legatura delle carotidi per aneurisma, di cistotomia per calcoli e di esofagotomia, che ne assicurarono la fama a livello nazionale. Fece realizzare un nuovo teatro chirurgico da lui stesso progettato, con annesso gabinetto anatomico e una biblioteca medico-chirurgica all’interno degli Ospizi
Civili. Maria Luigia lo nominò suo Consigliere privato e Ispettore generale di sanità. Rossi assistette la Duchessa durante la malattia e fino alla morte, provvedendo
in seguito all’imbalsamazione del corpo. (N. Piazza)
La classificazione secondo Rastelli del Canale AtrioVentricolare e l’intervento per le Trasposizioni complesse dei grandi vasi (Rastelli procedure) sono due pietre
miliari nella storia della moderna medicina e della cardiochirurgia. Esse sono legate al nome di un giovane ricercatore, Giancarlo Rastelli (1933-1970), che, dopo
gli studi e la laurea all’Università di Parma, con una borsa di studio ONU si era trasferito alla Mayo Clinic, nel Minnesota, dove da pochi anni era nata la chirurgia
con la circolazione extracorporea a cuore aperto delle cardiopatie congenite ed acquisite. Giancarlo Rastelli è stato uno dei pionieri della moderna cardiochirurgia
e il suo nome nel mondo richiama Parma e la Mayo Clinic. (U. Squarcia)
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